8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

L’OLIO DI OLIVA NATURALE ARTIGIANALE

olio artigianale di oliva

L’olio di oliva è uno degli elementi naturali più importanti della cultura mediterranea e coltivato con onore fin dall’antichità. Il suo impiego nella cucina tipica italiana è fondamentale ed è necessario per rendere un buon piatto unico e perfetto, sia che venga utilizzato come olio crudo per un gustoso condimento, sia che venga utilizzato nella preparazione di brodi o sughi cotti. 

Il prodotto ricavato dalla coltivazione dell’ulivo era considerato molto prezioso fin dall’antichità, tanto che la stessa pianta dal quale si ricava l'olio di oliva era consacrata, nell'antica Grecia, alla Dea Minerva. I produttori di olio sono tantissimi come anche tantissime sono le aree destinate alla coltivazione dell’olivo, ma sono poche le zone per condizione climatica, consistenza della terra e capacità produttiva, che riescono a produrre un prodotto veramente unico speciale e di qualità. Questo ovviamente vale anche per tutte le altre cose. Certamente la puglia rientra tra le zone che producono olio di maggior fattura, in particolare i comuni di Bitonto, Terlizzi e Molfetta (BA). Se vi è una differenza di costo tra un olio ed un altro un motivo ci sarà. L’offerta è vasta e non tutti gli oli che si trovano in commercio possono vantare un’eccellenza, per questo motivo è fondamentale imparare a riconoscere un buon olio di oliva per assaporane i valori. È possibile imparare senza diventare un vero intenditore, ma acquisendo un po’ di dimestichezza nell’assaggio, tanto assaporando varie qualità, il gusto stessa guiderà, con naturalezza, subito della giusta direzione. A tutti piacciono le cose belle e buone. 
Per produrre un buon olio di oliva di prima spremitura nei migliori dei modi, bisogna procedere per gradi. Bisogna aspettare il periodo giusto di maturazione che può variare a secondo della zona e della qualità della pianta, poi una volta maturate le olive, devono essere raccolte con la tradizionale brucatura, ovvero la raccolta a mano, che non più, tutti i produttori utilizzato fare per una ragione di costi, poi le olive vanno trasportate al frantoio per separarle dall’eventuale fogliame. Dopo si procede con il lavaggio. Per un eccellente risultato le olive vanno scelte accuratamente e rigidamente controllate per ottenere il meglio facendo conservare al prodotto finito tutte le qualità, frutto di una lavorazione lenta più costosa ma di livello, perché eseguita artigianalmente. La prima spremitura a freddo andrebbe fatta ad una pressione di circa 10-12 Kg./cm2 in grado di offrire un prodotto pregiatissimo capace di soddisfare il palato di chiunque.
La qualità dell'olio extravergine di oliva in vendita è determinato dal grado di acidità:
  • vendita olio extravergine di oliva prima spremitura (0,8 di acidità)
  • vendita olio vergine di oliva seconda spremitura (0,2 di acidità)
  • vendita olio di oliva lampante ricavato dai residui della spremitura.
Il risultato estratto di un buon olio extra vergine di oliva dovrebbe avere un colore caratteristico dal giallo al verde, con varie e forse infinite sfumature intermedie. Il colore dipende essenzialmente dal momento in cui le olive vengono raccolte. L’intensità del giallo è fornita dalla maturazione delle olive. Deve comunque avere un colore ben definito ed intenso, se si presenta quasi trasparente non è di buona qualità. Pure il suo odore deve essere ben definito e percepibile, anche all’olfatto di un non esperto. Il sapore dell’olio di oliva può variare dal dolce all’amaro piccante. Più l’olio avrà un gusto amaro piccante, tanto più sarà ricco di polifenoli e quindi di una qualità eccellente. Se si porta a tavola il risultato di un buon olio di oliva, uno di massimo livello di qualità, si da certamente un tocco culinario indiscutibile seppure occorrono molto lavoro e molta fatica per produrre l'olio extravergine di oliva destinato alla buona cucina. Si parla di un prodotto naturale, biologico, privo di componenti chimici, alla salvaguardia dell'ambiente è decisamente della salute. Ideale per chi vuole mantenersi in forma. Un ottimo olio deve essere molto leggero e di conseguenza facilmente digeribile, antiossidante grazie alle sue molte vitamine (A,E,K), che fortifica pelle e ossa, e protegge il cuore grazie ai suoi grassi insaturi, capaci di abbassare il tasso di colesterolo. Il buon olio di oliva sa esaltare autonomamente i sapori dei cibi più comuni, passando da una semplice bruschetta alla zuppa di pesce, all’insalata e a tanto altro. 
Il mio consiglio è quello di consumare l'olio di oliva entro un anno dalla sua produzione, e di conservarlo in un luogo fresco e senza eccessive escursioni termiche. Sull’argomento voglio ricordare quanto è emerso dai numerosi studi condotti sull’uso dell’olio. Il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva aiuta a prevenire e a combattere i tumori dell’intestino. Lo ha dimostrato uno studio durato 5 anni, guidato da Antonio Moschetta dell’Università di Bari. Il merito è di una molecola, l’acido oleico, che viene prodotta anche dal nostro organismo e agisce creando una barriera che blocca l’infiammazione delle cellule intestinali. Per assicurarsi l’effetto benefico, basta consumare un cucchiaio di olio a pranzo e uno a cena, oltre a quello utilizzato come condimento. Un accorgimento utile soprattutto per chi ha una predisposizione ereditaria al tumore del colon, il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. Meglio scegliere quello italiano, ancor di più quello pugliese, più ricco di acido oleico rispetto ad altre varietà.

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