8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

5 CONSIGLI PER ESSERE ASSUNTO DA UNA IA

intelligenza artificiale e assunzione

Il problema della disoccupazione esiste, in tanti cercano lavoro e sostengono colloqui e selezioni dai più comuni ai più complessi, giovani e meno giovani, tutti con la speranza di vincere un concorso o di superare la difficile prova per una opportunità di lavoro. Tutti si augurano di essere selezionati da addetti che abbiano, oltre la professionalità, una coscienza e dei sentimenti. E allora via libera al curriculum vitae. 

Purtroppo poi, a volte, l’amara sorpresa, perché a selezionare il curriculum vitae non sarà una persona fatta di carne ossa ed emozioni, che potrebbe provare anche empatia, bensì una macchina, un automa che grazie all'incalzante sviluppo tecnologico sta prendendo piede occupando ruoli strategici. L’intelligenza artificiale, altrimenti detta IA, sta prepotentemente scacciando via l’uomo nelle selezioni del personale, e con i loro software sempre più evoluti ed umanizzati, sono in grado di valutare centinaia di curriculum vitae in breve tempo, senza fare preferenze, senza accettare raccomandazioni (e qui ci sarebbe molto da discutere) senza pregiudizi sessuali, razziali o altro. A parere degli esperti l’IA che si occupa  di scegliere il personale, sarà lo strumento di selezione 2.0. Nessuno è mai riuscito a fermare il progresso e forse non ci riuscirà mai nessuno. Oramai quasi il 50% delle risorse umane delle grandi multinazionali si basa sui pareri dell’IA, sia nei paesi più avanti come gli USA, che in altri meno intraprendenti come l'Europa o anche in Italia. Uno dei software più usati è Skillsmatch, in grado di combinare la capacità di comprensione del linguaggio dell’IA con tecnologie di apprendimento automatico, grazie alle quali il sistema migliora progressivamente le sue prestazioni. In questo modo riesce a capire le competenze dei candidati e i caratteri fondamentali della personalità. Niente di più utile per fare le giuste scelte. E anche se sbaglia la macchina non proverà imbarazzo, né rimorso. Allora come accattivarsi al sua "benevolenza" nella stesura di un giusto curruculum?
ALCUNI CONSIGLI
scrivere bene e magari più volte la parola chiave in relazioni alla mansione che si vuole svolgere in quell'azienda, quindi se si aspira ad essere un magazziniere è bene chiarirlo e ripeterlo;
è preferibile utilizzare il modello del Curriculum vitae europeo che si trova in rete, in quanto i sistemi di IA riformattano i curriculum in modo da renderli documenti omogenei;
essere sinceri senza attribuirsi infondate capacità che non si hanno, in quanto quasi certamente nel corso del processo di selezione, saranno certamente rilevate dall’IA;
creare quell'importante identità digitale che deve necessariamente essere coerente, ovvero che si articoli sulle varie piattaforme in modo corretto e non equivoco, quindi sui vari social network;
evitare gli errori perché sarebbe rilevato da un banale controllo ortografico e questo influirebbe negativamente, danneggiando una seria opportunità di lavoro.
Il processo relativo all'utilizzo dell’IA è veramente importante ed indice di grossi investimenti, infatti attualmente gli emirati arabi sono di fatto la prima nazione ad avere un ministro dedicato all’IA. Si tratta del 27enne Omar Bin Sultan Al Olama che provvede ad investire in tecnologie emergenti e in sistemi IA, controllandone le implicazioni etiche e legali e le opportunità economiche che ne possono derivare. Quindi una sua importanza la riveste certamente.
E’ indubbiamente arrivato il momento di parlare di etica e di robot. Per il forte flusso di sviluppo ed utilizzo del sistema, si riflette molto sui nuovi codici morali per le anomalie create dalle nuove tecnologie, che avanzano velocemente. Da una parte abbiamo l’invasione di questi robot che ci rubano il lavoro, dall'altra la straordinaria capacità del software che la governa, che è l’intelligenza artificiale. Quando l’IA sarà in grado di produrre, autonomamente, un’altra macchina più evoluta di se stessa forse noi saremo arrivati al capolinea. L’IA, quando sarà diventato un essere completamente autonomo e decisionale sarà uno come noi e meglio di noi e nessuno lo potrà fermare. Non dobbiamo pensare a un qualcosa di ancora molto lontano. Per chi non se ne è ancora accorto esistono già ora in commercio alcuni apparecchi automatizzati in grado di svolgere mansioni autogestite e questi sistemi sono già installati su quelli che oggi sono i telefoni cellulari di nuova generazione, sui mezzi di trasporto ed altri apparecchi di uso comune. Inoltre esistono molti apparecchi con una loro minima automazione produttiva applicata alla vita di tutti i giorni come gli aspirapolvere, ed altri apparecchi domestici.
Tornado alla selezione eseguita dall’IA bisogna sapere che questi software riescono a valutare una persona in base alle impostazioni per ora fornite dall'uomo come può essere prediligere un candidato proveniente da un’università rispetto ad un'altra, oppure l’età o una particolare attitudine. Poi ci sono anche sistemi di IA che, per mezzo di una chat, sono capaci di fare precise domande per capire le  competenze di un candidato in un dato settore, oppure valutare le varie attività delle persone sui social monitorando le loro attività nei gruppi o nelle discussioni su argomenti tecnici. Più avanti della valutazione sui Cv è arrivata la valutazione per mezzo di chat, dai chatbot che sono software in grado di simulare una conversazione con il candidato.
Ora queste sono solo delle semplici nozioni per rendere noto come e quanto si stia sviluppando questo utilizzo nel mondo della selezione del personale. Spero che il post abbia dato una giusta misura della complessità della faccenda, non facendo illudere nessuno che con qualche informazioni di base si possa poi essere in grado di raggirare l’IA. 
Link:
https://provaariflettere.blogspot.com/2018/04/intelligenza-artificiale-cosa-novita.html 

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