8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

SESSO O CIBO IL PIACERE È UGUALE


cibo e piacere

È tutta questione di chimica. Di qualunque natura essi siano, quando noi soddisfiamo i nostri bisogni, il cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore che si attiva proprio quando viviamo esperienze gratificanti che ci donano una meravigliosa sensazione di piacere. Ci sono anche molte cose come, food, sudore, droghe, alcol, gioco d’azzardo ed altro che ci fanno sentire bene, anche se poi in realtà, fanno male.

Secondo il parere dei saggi le sensazioni positive, quelle gratificanti,  vanno divise in alte e basse. In realtà il cervello sceglie seguendo un principio diverso. Ad esempio vi è il principio del piacere che è guidato dall'autoconservazione perché mangiare è necessario per vivere e non estinguersi. Gli scienziati da anni indagano sulla questione in quanto la dopamina non è la molecola del piacere, perché ha più a che fare con l’attesa del piacere, più che con il piacere stesso. Numerosi ed approfonditi studi hanno dimostrato che esiste un’unità neuronale che lega il vizio alla virtù. Ho letto che nell'ambito del Festival delle Scienze tenutosi a Roma e dedicato alla felicità, Linden ha cercato di far luce sui circuiti cerebrali del piacere avvalendosi delle ultime scoperte scientifiche, ma anche di aneddoti divertenti di cui egli stesso è stato protagonista. Ora per cercare di capire cos'è il piacere, innanzitutto bisogna tener presente le sue profonde radici.  Il piacere non lo provano solo gli esseri umani ed è una sensazione in realtà molto antica. E’ dimostrato che esistono circuiti del piacere nei serpenti, nelle lucertole, e nei vermi. Qualcuno ha scritto che “Il piacere è lo scoglio sul quale gli esseri umani amano naufragare”. Le definizioni tentate sono diverse dal semplice godimento alla felicità ed il concetto di piacere racchiude certamente tante emozioni.  Il piacere è una delle nostre sensazioni primordiali, ossia una parte che tutti noi abbiamo e che non si può negare. Tanti fattori diversi possono provocare la sensazione del piacere come mangiare, bere, accoppiarsi, ecc. Anche un allenamento intensivo del corpo produce molecole che attivano la produzione di dopamina nei circuiti del piacere. Ma esistono anche altri circuiti che provocano il piacere come il denaro, il riconoscimento sociale, la vitoria, il successo, la conquista ecc. 
La scienza oggi dispone ormai di strumenti adeguati per indagare sulle motivazioni che ci guidano nel preferire quello che ci piace. Gli esperti sostengono che per il nostro cervello la fonte del piacere non è poi così importante. Mangiare è come fare sesso. Persino le differenze tra gratificazioni sensoriali e intellettuali appaiono, alla luce delle evidenze scientifiche, piuttosto sfumate. Se ci pensiamo fare sesso o mangiare sono essenziali oltre che piacevoli. Se non ci nutriamo smettiamo di esistere così come accadrebbe se smettiamo di riprodurci. Sesso e cibo sono piaceri fondamentali, e deve esserlo anche il piacere di condividerli con altre persone. Per molti mangiare un bel pezzo di cioccolata è paragonabile alla soddisfazione che si prova mentre si fa sesso. In effetti la cioccolata, tra i cibi, occupa un posto importante nella scala dei cibi da coccole. Molti infatti dicono che mangiano cibi dolci quando hanno più bisogno di affetto. E’ stato eseguito un sondaggio secondo cui la maggioranza delle donne inglesi preferirebbe una tavoletta di cioccolata a un incontro sessuale. Il vantaggio è che cioccolata non delude mai mentre per il sesso può accadere qualche volta. Gli studi sul piacere vanno avanti da molti anni, e comunque non vi sono delle certezze, delle pietre miliari comuni, ma sembra che almeno su di un punto vi sia accordo e cioè che va smentito quell’aforismo secondo il quale secondo “L’attesa del piacere non è essa stessa il Piacere”. 
Da un punto di vista prettamente scientifico, secondo i dati sperimentali, la medesima coreografia di base è coinvolta in tutti i tipi di piacere che si riesce a provare. Al fine di utilizzare al meglio le scoperte  raggiunte lo studio dimostra che la musica  e la danza, sono un esempio interessante di piaceri che non sembrano fondamentali ai fini della sopravvivenza. In effetti, va anche detto che vi è un lato oscuro del piacere, infatti  è evidente che potenzialmente ogni azione che attiva il nostro circuito del piacere è in grado di sviluppare dipendenza dallo stesso piacere e che tutti, in qualche modo possono diventare dipendenti. Scaturisce solo dai diversi fattori genetici e dalle varie esperienze di vita attraversate. I dati raccolti hanno dimostrato che l'incidenza della dipendenza sull'uomo è del 4% per l'alcool, 8% per la cannabis, 25% per l'eroina, 80% per il tabacco. 
Del resto, oltre ogni spiegazione più o meno scientifica, è giusto che ognuno provi il proprio di piacere e che qualunque esso sia va bene purché non dannoso, soprattutto per gli altri.

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