IL RICORDO DI KAHLIL GIBRAN

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Ordina le poesie di Kahlil Gibran Clicca qui Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze.  Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran, in molti dei suoi componimenti, descrive la realtà e il mondo

SI PARLA SEMPRE DI PESO E SOVRAPPESO

parlare sempre di sovrappeso

Il problema del sovrappeso, in alcuni casi di obesità,  sembra essere il destino scritto per oltre la metà degli italiani e gli italiani non sono i peggiori.  Secondo le stime dell’Oms, infatti, continuando di questo passo nel prossimi anni, il 70% degli uomini e il 50% delle donne sarà in sovrappeso È una condanna già scritta  ed incontrovertibile se non si prendono le misure giuste per correggere i comportamenti e le abitudini, anche alimentari.

I dati statistici dicono, per il momento, che Il 9% circa della popolazione italiana è afflitto da obesità ed un terzo è in sovrappeso. Eppure il sovrappeso può essere rimosso adottando corretti stili di vita e portando, di conseguenza, ad una riduzione significativa dell’incidenza di patologie tra le più diffuse e gravi. Questo è necessario anche perché è diventato un problema psicologico oltre che fisico. Di aiuto può essere la pratica regolare di attività fisica spontanea, legata alla vita di relazione e alle abitudini corrette. Oltretutto uno stile di vita sano è in grado di produrre effetti positivi sulla salute sia fisica che psicologica dei soggetti, senza distinzione di sesso e di età.
Molti ci provano ma nonostante tutto pare ci sia sempre un ostacolo, o per meglio dire una massa, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere. In alcuni casi tra quello che siamo stati e quello che siamo, .soprattutto se facciamo paragoni con vecchie foto o con sex symbol da imitare. Innanzitutto bisogna farsene una ragione sulla difficoltà oggettiva del raggiungimento del fine e sulla forte improbabilità di successo in “una settimana” o “prima della prova costume”. Se si è ossessionati dalla bilancia è meglio affidarsi nelle mani di un esperto e lasciar perder il "fai da te" con regimi autodidatti, generalmente ricadenti nello stile “mettersi a stecchetto”. L’importanza del valore del peso è giunta piano col passare del tempo. I famosi attori e attrici dell’epoca di Alberto Sordi e Monica Vitti offrivano modelli da imitare dalle linee più morbide e tondeggianti, oggi sono cambiati radicalmente anche quei modelli. Oggi alla morbidezza del corpo preferiamo la linea spigolosa e magra, infatti quando qualcuno ci saluta dicendoci ti vedo bene, vuol dire che ci vede magri e forse non in salute. E allora tutti rincorrono la magrezza e il bell'aspetto, a tutte le età se è pur vero che probabilmente i più giovani sono quelli più ossessionati dal problema del sovrappeso.
Un’ossessione che può causare disturbi di socializzazione, di inserimento, dell’alimentazione, di depressione ed altro. Con i modelli che vengono proposti, si cresce riflettendo molto su quello che deve essere il corpo ideale fin da quando siamo piccoli. Si cresce nella convinzione che il successo e tutto il resto può essere raggiunto solo se vi è il requisito della bellezza, soprattutto quella femminile, una bellezza che deve rasentare la perfezione. E qui ci si convince pure di orientarsi poi sulla chirurgia. Nella moderna società, impregnata molto di social e followers, apparire belli, magri, sani, in forma, attivi è quasi una necessità. In alcuni casi i più tenaci o ossessionati, arrivano a vedere la tavola come il nemico numero uno dal quale allontanarsi e non uno dei modi per godersi la vita, perché quel piccolo piacere, seppur riconosciuto, arrotonda inesorabilmente il corpo. Per il momento non si vedono cambiamenti di rotta.
Permane la convinzione che una persona per avere maggiori possibilità di riuscita deve essere fisicamente perfetta e per essere tale deve essere magra, lo pensano il 75% delle donne e il 60% degli uomini, anche se le stesse persone intervistate affermano che le persone meno in forma sono più buone, allegre, consapevoli e mature. Ma quando si è immersi nell'ossessione del peso, del rapporto del corpo con quei chili in eccesso, non ha più tanta importanza quello che siamo, ma più come ci vediamo o ci percepiamo. 
In effetti a volte ci sono persone che guardi, ascolti e ammiri perché sono capaci di far ridere, di emozionare, di parlare bene, di scrivere correttamente di ragionare in modo composto, ma non se ne rendono conto, perché sono offuscati dal loro malessere interiore. Il loro io è sopraffatto dall'ossessione di sentirsi grassi. Parlano con le persone e questi con gli occhi dicono solo: "sei in sovrappeso". Queste persone non si sentono chiedere come stai, chissà che pensieri fa quella persona lì, quali sono i suoi sogni? A loro sembra solo che le persone, anche con uno sguardo dicono: "devi dimagrire". Magari a quelle persone un po’ più insicure, basterebbe incontrare altre persone che rivolgono un sorriso e scambiano qualche parola disinteressata. Un ciao e ci potrebbero essere pensieri diversi, perché magari un saluto corretto non farebbe provare imbarazzo dietro un celato sei grasso o sei grassa. In questi casi non è neanche importante quello di cui si parla, è più importante non far pesare lo sguardo che guarda l’aspetto.
Concludendo, ritengo sia importante per ciascun individuo di qualsia età o sesso assumere un atteggiamento positivo verso qualsiasi forma di movimento e di stile di vita sano, ma non bisogna farsi prendere la mano diventando esasperatamente ossessivi nei confronti del nostro corpo. 

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