La felicità è senza dubbio una
parola molto impegnativa e forse è solo uno stato d’animo passeggero ed è per
questo che ha il suo intramontabile fascino. Eppure, c’è di fatto, chi pensa
che si possa conquistarla grazie ad un corso universitario. La felicità infondo
è una piccola cosa, che si può cercare e trovare nei posti più impensati e
disparati; la si può cercare tra i versi di una poesia o rovistando tra vecchi
oggetti, che ci sono pure appartenuti, chissà! Non c’è una ricetta per la
felicità, ma tutti vogliono essere felici e tentano di corrergli dietro pur di
raggiungerla. Jean-Jacques Rousseau sosteneva che, prima di tutto, bisogna
capire cosa s’intende per felicità.
IL CORSO
DELL’UNIVERSITA’ YALE
Ora è
avvenuta la svolta, perché negli Stati Uniti, dove spesso si arriva prima in
tutto, nell’università di Yale, una delle più antiche e prestigiose al mondo,
hanno deciso di proporre agli studenti un corso sulla felicità e l’evento ha
riscosso un gran successo. Più di un quarto degli studenti si è iscritto, a
dimostrazione di quanto sia ancora attuale il quesito di Rousseau.
L’obbiettivo
della psicologa di Yale, alla quale è stato affidato il corso, è quello di
educare alla gratitudine e al rispetto, staccando i giovani dall’iper
connessione, in vantaggio delle relazioni reali, perché, il segreto di essere
felici è quello di esserlo insieme agli altri. L'università di Yale con il
lancio di questo corso sulla felicità, ha segnato un punto importante in quanto
è diventato il corso più seguito della storia. Il prestigioso ateneo ha così
deciso di andare incontro alle esigenze dei propri studenti cercando di
renderli studenti e persone più soddisfatte.
Il corso
si chiama "Psychology and the good life" ed è stato costituito presso
l’istituto Yale del Connecticut (Stati Uniti). Un ciclo di lezioni ideato per
assistere gli studenti che avevano chiesto assistenza psicologica per l'ansia, lo stress
e l'infelicità durante il periodo universitario. Alle lezioni partecipano
infatti ben 1200 studenti, il numero più alto mai registrato dal 1701, anno di
fondazione dell'ateneo. Un vero record. Il ciclo di lezioni verte sulla psicologia positiva, che consentirebbe a tutti gli uomini di progredire
sullo slancio della felicità. Il lavoro finale chiesto agli studenti consiste
nello sviluppo di un progetto di auto miglioramento.
Un luogo comune è quello di pensare che la
felicità non esiste, è solo un'illusione, che dura pure poco. Molti altri
sostengono che invece la felicità esiste, l’hanno provata sulla propria pelle e
si sentono in dovere di mostrarla agli altri. Magari qualcuno un giorno sarà in
grado di spiegarla, visto che da sempre l'uomo si interroga su domande
esistenziali come questa; domande che per la maggior parte delle volte, rimangono senza una risposta.
Chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo, che scopo abbiamo, che cosa facciamo?
In realtà poi il concetto in se di felicità, è talmente personale e
soggettivo, che diventa molto complicato capire dove sia la linea di
confine corretta. Forse è più facile comprendere quelli che sono i momenti di
infelicità, come quando viene a mancare qualcuno di caro, quando si rompe una
relazione, quando si perde il lavoro; così poi, forse, per differenza
si può capire quando siamo stati felici.
In realtà i momenti brutti appartengono alla vita di tutti e tu puoi
solo renderti conto che sono “attimi” passeggeri, e quindi poi è giusto
viverli ed andare avanti, per poi lasciarsi andare, e ritornare a quella
felicità di fondo che ci appartiene e che deve dipendere solo ed
esclusivamente da noi. Si bisogna tornare alla felicità, anche se non sappiamo
bene cosa sia, perché l’uomo si è sempre prodigato alla ricerca della vera
felicità e non ha mai smesso di tendere la mano verso di essa, se pur
inafferrabile e sfugge proprio quando l'hai appena sfiorata. La felicità può
esistere nell'abbraccio di una mamma, nel sorriso di un
figlio, nell'amore delle persone che amiamo e che vogliamo bene,
oppure anche in cose più semplici come una passeggiata nella natura, in un
bicchiere di vino, nel fare volontariato, nella libertà o nella consapevolezza
di essere vivi e che domani comunque sia, sarà un altro giorno. In questo senso
dico, quasi con assoluta certezza, che tutti vogliamo essere felici.
Tantissimi luminari e personalità affermate di mondi differenti come l'arte, la
filosofia, la psicologia, la medicina, la letteratura, hanno provato a
rispondere a questo millenario quesito. Ma in verità trovare una risposta è
molto difficile, infatti se chiedi a 1000 persone “cos’è la felicità per
te?” riceverai con molta probabilità 1000 risposte differenti. Evidentemente
non c’è una riposta giusta, non la sa neanche Wikipedia. Si fa per dire.
Una verità penso sia quella di poter
affermare che la felicità è solitamente condizionata da eventi precisi che ci
accadono di volta in volta. Penso che nessuno è felice sempre, in modo
incondizionato. Secondo lo studioso Michael Fordyce vi sono 14 punti che
rendono una persona felice. Ve ne riporto qui di seguito alcuni:
- Tenersi
occupati ed essere più attivi;
- Passare
più tempo socializzando;
- Essere
più produttivi, svolgendo attività che per noi hanno valore;
- Sviluppare
una personalità socievole;
- Avere
migliori e profondi rapporti intimi, intesi come tempo passato con persone
importanti.
Ritengo che una cosa è sicura, ovvero, che
essere felici non vuol dire vivere una vita senza problemi, primo perché una
vita così non esiste e poi perché probabilmente se così fosse, vi sarebbero
comunque momenti di infelicità. Forse la felicità si prova quando si riesce a
risolvere i problemi, affrontando le sfide che incontriamo facendo del nostro
meglio. Secondo Seneca, la felicità è non aver bisogno della felicità:
"Fa’ la sola cosa che può renderti felice: (.....) aspira al vero bene e
godi del tuo".
Probabilmente la felicità cammina veloce e va di pari passo con il peccato e con la paura. L’uomo più felice è quello nel cui animo
non c’è alcuna traccia di cattiveria. In alternativa chi ne ha le possibilità, può iscriversi al corso universitario. E’ veramente gradito il vostro punto
di vista lasciato con un commento. Mi renderebbe, nell'occasione, felice. Grazie. Un solo consiglio, se vi capita di vivere un momento di felicità, vivetelo ben perché nessuno sa se nella vita ci saranno mille occasioni di essere felici oppure se quella è l'unica volta che capiterà. Per questo quando capita tenete presente che è il vostro momento ed è importante. Io ho imparato che per essere felici non bisogna avere paura, è necessario trovare il giusto coraggio perché la vita è una sola e passa.
FRASI:
Hermann
Hesse: la felicità è amore, nient’altro.
Albert
Einstein: una vita tranquilla e modesta dà più felicità che la ricerca del
successo, legata a costante inquietudine.
Aristotele:
Il bene perfetto è ciò che dev’esser sempre scelto di per sé. Questo è
proprio della felicità. Ciò che è sufficiente in se stesso è ciò che, pur
essendo da solo, rende la vita sceglibile e non bisognosa di nulla; ora, una
cosa di questo genere noi riteniamo che è la felicità, un’attività dell’anima
razionale secondo virtù e, se le virtù sono molteplici, secondo la più
eccellente e la perfetta.
Oscar
Wilde: la felicità non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare
ciò che si ha.
Winston
Churchill: La felicità non è nell’avere, ma nel condividere.
Dilgo
Khyentse Rinpoche: Quelli che sperano di raggiungere la felicità, cercando
ricchezze, gloria, potere e imprese eroiche, sono ingenui quanto un bambino che
vuole afferrare l’arcobaleno per farsene un mantello.
La felicità è quella di avere tanti soldi da poter dire che i soldi non fanno la felicità
RispondiEliminaLa FELICITÀ è un qualcosa di MAGICO, SUBLIME, IRREALE che ognuno di noi PUÒ solo vivere, basta volerlo, ma che non potrà mai DESCRIVERE".
RispondiEliminaQUANTO DURA? Questo non sono in grado di dirvelo, posso solo dirvi che "LA MIA FELICITÀ" dura da 49 anni.
Sono contenta per te che sei felice e sai di esserlo. Non è facile che accada.
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