8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

BAMBINI E CANI. COME CONVIVERE MEGLIO INSIEME

bambino e cane

Ci sono momenti in cui gli adulti di una famiglia decidono di adottare un cane e si pongono da responsabili frequentemente una domande, ovvero se tenerlo in famiglia è giusto e se cani e bambini possono andare d’accordo. Una risposta universale non esiste, ma vanno invece presi in considerazione più fattori per una completa e responsabile decisione. Tipo di casa, razza desiderata, numero dei bambini presenti e la loro età, la loro abitudine a vivere con animali ecc.. Per un bambino in genere crescere con un cane è una grande opportunità, ma probabilmente la presenza dei genitori è sempre necessaria, specie nei primi tempi, per evitare incomprensioni problematiche o traumatiche. Quasi sempre il legame che s’instaura tra un bambino e il proprio cane è molto forte, ed è un’esperienza stimolante. 

Però, i grandi devono capire che il cane soprattutto agli inizi non può fungere da baby sitter, altrimenti si incorre nel pericolo esistente di più o meno gravi morsicature ad opera dei cani nei confronti dei bambini. Un aspetto che può spaventare i genitori più inesperti è la paura che l’animale possa trasmettere ai bambini malattie o infezioni. Per fortuna non è così’ anzi è stato dimostrato che i bambini che vivono a stretto contatto con gli animali sviluppano prima le difese da possibili allergie, avranno un sistema immunitario più forte crescendo quindi più sani e protetti. La scelta di accompagnare la crescita dei propri figli con la presenza di un animale può rappresentare un valore aggiunto all’educazione dei bambini arricchendo la loro vita di utili esperienze e responsabilità. Però ricordiamo che è una scelta che fa l’adulto e che è una decisione importante, che va fatta valutando bene prima, se la famiglia è in grado di accogliere un quattro zampe che non è un giocattolo ma un essere vivente con dei propri sentimenti. Spetterà agli adulti indicare la giusta strada per relazionarsi con l’animale in modo corretto fissando così una partenza giusta che darà vita ad un amore senza fine. Ritengo che le famiglie che scelgono di accompagnare la crescita con la presenza di un animale danno un valore aggiunto all'educazione ed alla crescita, costruendo un progetto educativo che aiuta tutti, ma soprattutto i più piccoli ad essere domani delle persone migliori.
Tantissime ricerche e studi scientifici in campo psicologico avvalorano l’ipotesi che un cane o un gatto favoriscano nei bambini l’integrazione, la responsabilizzazione e la socializzazione perché un animale in casa è in grado di offrire ai bambini tanto affetto e calore. Gli animali aiutano il bambino nella socializzazione perché essi comunicano attraverso i sentimenti, sono diretti nel comportamento, non giudicano e non impongono niente. Danno tanto amore incondizionato se sappiamo porci verso di loro in modo positivo ed equilibrato. I bambini dagli animali in genere imparano il rispetto, la diversità, la tolleranza, diventato responsabili, perché il prendersi cura del suo cane o gatto, passeggiando, giocando, portandolo dal veterinario, nutrendolo, gli insegna a creare buone relazioni. Sarà in grado di rispettare regole e conseguire i propri obiettivi di vita. Avere un cucciolo di animale in casa, che poi comunque crescerà, aumenta anche la capacità di empatia dei bambini, riuscendo così a comprendere meglio le emozioni e gli stati d’animo che le altre persone vivono o vivranno in futuro. Questo proprio grazie alla capacità che gli animali hanno di comprendere e trasmettere lo stato emotivo senza bisogno di parole, uno sguardo o un gesto basta. Accarezzare il pelo del nostro animale rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione sanguigna, rallenta le onde cerebrali indicando un generale rilassamento positivo. Tutto questo accresce la fiducia e l’autostima dei bambini perché l’animale restituisce loro gratitudine e affetto.
La condivisione di vita con un animale in famiglia aiuta anche i grandi ad affrontare insieme argomenti più difficili come la sessualità, la riproduzione, la malattia e la morte. La separazione dovuta alla morte dell’animale, pur rimanendo un evento doloroso nell'esperienza del bambino, rappresenta un importante banco di prova per gli inevitabili distacchi e separazioni che la vita gli presenterà. Quindi, quando arriverà il momento, non diciamo bugie del tipo che il nostro cane è fuggito. 
Nella scelta della razza non bisogna pensare che i cani di piccole dimensioni siano più adatti a vivere con i bambini anzi, talvolta il cane piccolo ha più timore che gli venga fatto del male, è più nervoso, per cui tende a evitare contatti con chi lo tratta in modo troppo vivace, cosa che di solito è tipica dei bambini. Comunque in linea generale quando i bambini sono molto piccoli è preferibile non lasciarli mai soli per quello che entrambi potrebbero combinare. In primo luogo è molto probabile che gli animali e i bambini sviluppino una sorta di promiscuità alimentare, che li porterà entrambi a tentare di assaggiare il cibo dell’altro. E’ il caso del gelato, il dolcetto del bambino, con l’acqua e il latte. La cosa va impedita per ovvi motivi igienici. Bisogna poi controllare che il giovane cane nell’esuberanza del gioco non spinga il bambino facendolo cadere o che il bambino non faccia del male all’animale, per questo è consigliabile avere un cane molossoide che possiede forte tempra, resistenza e notevole spirito di sopportazione, un pò come i mariti verso le mogli. In via generale sono preferibili Boston Terrier, il Boxer, l’Hovawart, il Terranova e il Leonberger, ma anche altre.
Nella scelta è sconsigliabile prendere il cucciolo quando il bambino è nato da poco, anche se può sembrare più impegnativo in quel momento. Se il bambino ha già otto o nove anni va anche bene poiché il bimbo, se bene educato, è già in grado di trattare correttamente il cane. Bisogna però sempre ricordare che le loro interazioni vanno sorvegliate soprattutto all’inizio. Animale e bambino, specie fino a quando quest’ultimo è ancora in tenera età, non vanno mai lasciati da soli. Bisogna inoltre controllare bene le reazioni del cane, poiché il meccanismo della mente del nostro amico potrebbe portarlo a reazioni pericolose, magari in reazione a certi atteggiamenti aggressivi, anche se del tutto involontari, da parte del piccolo amico umano. Generalmente i molossoidi sono tra i cani più affidabili, ma bisogna essere certi che il cane provenga da allevatori seri e da linee di sangue equilibrate, poiché talvolta una selezione sbagliata potrebbe portare a disturbi del comportamento. Non va sottovalutato che, anche solo involontariamente, durante il gioco, un cane può far male al bambino semplicemente saltandogli addosso per fargli le feste. Alcuni cani hanno una delicatezza eccezionale nei confronti dei bambini, ma non è sempre così. Un altro aspetto che va considerato è che spesso il bambino non è in grado di interagire in modo corretto con il cane. Ad esempio potrebbe tirargli la coda o le orecchie, oppure infilargli le dita negli occhi; in questi casi il cane può reagire dando dei segnali di avvertimento prima, fino ad arrivare a morsicarlo. Una reazione aggressiva del cucciolo, o anche un morso o un graffio involontario, possono produrre un effetto negativo a lungo termine sul bambino portandolo a sviluppare paura nei confronti del cane. Altre volte può accadere che il cane vede nel bambino un animale da difendere, tanto da arrivare a proteggerlo da estranei o adulti in generale oppure al contrario, potrebbe succedere che il cane scambi il bambino per una preda e manifesti quindi nei suoi confronti un comportamento predatorio.
Possiamo dire che in genere non ci sono animali buoni o cattivi, loro non hanno morale o leggi come li intendiamo noi, ma agiscono per istinto, quindi se si crea un corretto rapporto tra uomo e cane, non vi saranno problemi imprevisti e possiamo dire che certamente far crescere un bambino con un animale è un progetto educativo sano ed importante che aiuta i più piccoli a diventare degli adulti migliori domani. Ma proprio per fargli crescere così è consigliabile una buona sorveglianza agli inizi.
ALCUNE REGOLE BASE:
  • il cane non va disturbato quando mangia o dorme;
  • non si tirano le orecchie e la coda, non si infilano le dita negli occhi;
  • non va cavalcato come fosse un cavallo;
  • non si toglie dalla bocca un gioco al cane;
  • non si insegue e non si strilla davanti a un cane sconosciuto;
  • con i cani sconosciuti non si abbracciano all’improvviso ma bisogna approcciarli facendosi prima annusare;
  • il nuovo cane di casa va introdotto alla conoscenza della famiglia;
  • mai lasciare un bambino piccolo da solo con il cane;
  • i cani per strada devono avere sempre il guinzaglio per una regola di buon senso.

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